
A Don Armando Senigagliesi il commosso riconoscimento con il Premio San Firmano
Montelupone ha celebrato con profonda emozione l’undicesima edizione del Premio San Firmano, un appuntamento ormai consolidato che rende omaggio a figure di spicco della comunità locale. L’evento si è svolto domenica 9 marzo presso l’Abbazia di San Firmano e ha richiamato un numeroso pubblico, tra cui studiosi e autorità.
Il prestigioso riconoscimento è stato conferito a Don Armando Senigagliesi, storico parroco della frazione di Montelupone, amato e rispettato per la sua umiltà, tenacia e dedizione alla comunità. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Montelupone, Rolando Pecora, e Monsignor Pietro Spernanzoni, che ha tenuto una toccante e approfondita commemorazione in ricordo di Don Armando.
Nel suo intervento, Monsignor Spernanzoni (foto sotto) ha tracciato un ritratto intenso e vivido del sacerdote, ripercorrendo le tappe salienti del suo ministero: dagli studi al Seminario Romano alla laurea presso la Pontificia Università Lateranense, fino alla sua nomina a parroco di San Firmano nell’ottobre del 1964, nel pieno svolgimento del Concilio Vaticano II. Da allora, per quasi 48 anni, fino alla sua scomparsa nel 2012, Don Armando ha dedicato la sua vita alla valorizzazione dell’Abbazia, curandone ogni aspetto con passione e dedizione. Tra le sue iniziative più significative si ricordano il restauro della cripta e del pavimento, la creazione di un nuovo altare, il consolidamento del tetto e della facciata e la pubblicazione di diverse guide storiche sull’Abbazia.
“La devozione di Don Armando per San Firmano – patrono di Montelupone – ha segnato profondamente il suo cammino sacerdotale”, ha sottolineato Monsignor Spernanzoni. Attraverso lo studio della vita del Santo (nato nel 951 e morto l’11 marzo 992), ha riportato alla luce documenti inediti e contribuito alla diffusione della sua storia. Un momento cruciale della sua ricerca fu la scoperta, nel 1997, di un antico manoscritto contenente la Vita vel Miracula Beati Firmani Confessoris et Abbatis, il cui confronto con gli approfondimenti di Don Federico Corrubolo si è rivelato fondamentale per una nuova comprensione della figura del Santo.
Ma Don Armando non è stato solo un fervente studioso e un uomo di vasta cultura: il suo ruolo nella comunità è stato di primaria importanza. Con instancabile dedizione e uno spirito schietto e concreto, ha svolto il proprio ministero sacerdotale diventando un punto di riferimento essenziale per la popolazione e impegnandosi attivamente per il miglioramento delle infrastrutture della frazione e il benessere dei suoi abitanti.
Era sempre disponibile a offrire aiuto: impartiva ripetizioni ai ragazzi, accompagnava gli anziani dal medico o a riscuotere la pensione, si occupava di pratiche burocratiche. Ma, soprattutto – ricorda Don Pietro – è stato il portavoce delle istanze degli abitanti della frazione presso il Comune. Tra i suoi successi si annovera la realizzazione, in pochi mesi, del ponte sul fiume Potenza nel 1972, che permise alla comunità di San Firmano di superare l’isolamento causato dalla piena che aveva distrutto la vecchia passerella.
Nel corso della cerimonia, il Sindaco Rolando Pecora ha descritto Don Armando come “un sacerdote umile, tenace, servitore della comunità, amante appassionato di San Firmano e dell’Abbazia”, parole che sintetizzano perfettamente l’eredità lasciata da questo straordinario parroco, capace di unire fede, cultura e impegno sociale.
Il Premio San Firmano 2025 si è così trasformato non solo in un’occasione per onorare la memoria di Don Armando, ma anche in un’opportunità per rinnovare l’impegno della comunità nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico e spirituale di Montelupone. Un tributo sentito e doveroso a un sacerdote che ha dedicato la propria vita al servizio degli altri, sempre attento ai bisogni della sua gente e instancabile custode delle radici della fede.

IN RICORDO DI DON ARMANDO SENIGAGLIESI

