Nato probabilmente a Fermo intorno al 951, San Firmano divenne sacerdote all’età di 20 anni. In seguito abbracciò la regola benedettina dedicandosi alla vita monastica.
Proveniente da Acquacanina, nel 986 divenne il primo abate del convento di San Firmano a Montelupone, fondato da una “Pia Signora” dei Conti di Lornano. Guidò la comunità “con saggezza e santità” fino alla sua morte l’11 marzo 992. I monaci restarono nell’abbazia fino al 1468, bonificando, fra l’altro, la vallata paludosa del Potenza.
La biografia del Santo, cui ancora oggi vengono attribuiti interventi miracolosi, è stata scritta dall’Abate Teodorico nell’anno 1002.
Ogni anno l’11 marzo si celebra la sua festa con solenni liturgie religiose, la processione delle reliquie del Santo per le vie del borgo, l’offerta da parte del Sindaco di un pallio di seta e delle candele di cera e manifestazioni civili.
San Firmano è raffigurato con il bastone pastorale, la mitra e il libro, simboli della sua autorità di abate e della sua dedizione alla fede.