
La Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (o Collegiata)
La posa della prima pietra avvenne il 21 novembre 1735, su iniziativa del Pievano Francesco Saverio Celsi della Pieve dei Santi Pietro e Paolo (la Chiesa matrice di Montelupone, oggi conosciuta come la Chiesa di San Pietro ed in progetto di essere restaurata).
I lavori per la costruzione della nuova chiesa ‘sub titulo SS. Apostolorum Petri et Pauli’ , furono affidati al mastro Arcangelo Cola da Montegranaro
L’inaugurazione del campanile avvenne nel 1745, e la benedizione e l’apertura al culto della Chiesa avvennero nel 1747 ad opera del Vescovo Giovan Battista Campagnoli, mentre l’anno successivo, l’11 dicembre 1748, con Bolla del Papa Benedetto IV fu proclamata Collegiata, perché sede di un Collegio di Canonici presieduto da un Arciprete; fu così che i Pievani divennero Arcipreti.
Nella nuova chiesa vengono riunite, come attesta la bolla, la Pieve dei Ss. Pietro e Paolo, la Prepositura di S. Giovanni Evangelista e la parrocchia di S. Lucia (edificio demolito).
L’edificio ha un’unica navata di 30×11,10 metri con quattro Cappelle laterali: le prime due si incontrano appena si entra in chiesa, e sono dedicate – quella di sinistra – a S. Lucia e – quella di destra – ai caduti delle guerre mondiali.
Più avanti, ai piedi del Presbiterio, ci sono a sinistra la Cappella del Sacro Cuore con il Tabernacolo del Santissimo Sacramento e a destra la Cappella dedicata alla Madonna Addolorata,di Montelupone con San Firmano.
Si possono ammirare nella prima, ampliata nel 1847 ad opera dell’architetto Matacotta, le tempere di Vincenzo Monti (1942) che rappresentano i discepoli di Emmaus, San Tarcisio, Santa Margherita Alacoque e Imelda Lambertini, santi tutti legati all’Eucaristia (il Giovedì Santo in tale Cappella viene allestito il Santo Sepolcro). La Cappella dell’Addolorata, invece, contiene affreschi del noto pittore monteluponese Cesare Peruzzi (1934) raffiguranti l’Annunciazione, la presentazione di Gesù al Tempio, Maria ai piedi della croce, la devozione a Maria del soldato che parte e ritorna dal fronte; sopra l’altare è contenuta in una nicchia la statua lignea della Vergine Addolorata, opera dell’artista monteluponese Pannocchia, mentre sotto l’altare è esposta al culto la statua del Cristo morto.
Di grandissimo impatto scenografico la splendida abside affrescata, raffigurante il Cristo Re dell’universo, con sotto ai suoi piedi la collina di Montelupone e la raffigurazione di alcuni Santi: Pietro e Paolo, titolari della Parrocchia, San Francesco di Assisi e Santa Caterina da Siena, patroni d’Italia, San Firmano Patrono di Montelupone, i santi Evangelisti Giovanni e Luca (titolari delle antiche parrocchie incorporate nel 1748) e Sant’Emidio, invocato contro il terremoto. In alto, Dio Padre e sopra ancora, sulla volta dell’Abside la Pentecoste.
L’altare in marmo fu costruito in occasione dei grandi cambiamenti liturgici avvenuti a seguito del Concilio Vaticano Ecumenico II ed è sovrastato dal Crocifisso ligneo, che si trovava nell’omonima Chiesa del Crocifisso (oggi adibita a Teatro della Sala Parrocchiale) danneggiata irrimediabilmente da un fulmine nel 1958. Il coro in legno proviene dal monastero delle Clarisse che era in Castelnuovo di Recanati; i lampadari in vetro di Murano provengono invece dalla Chiesa di San Francesco.
Pregevole anche l’organo a canne, opera di Feliciano Fedeli, presente sulla cantoria, fatto costruire nel 1735 per la Chiesa di San Domenico di Recanati, ma acquistato nel 1869 dai Canonici della Collegiata. Il ripristino delle funzioni dell’organo è opera probabilmente di Mariano Rughini.
La chiesa ha subito dal 1896 diversi interventi di restauro. Danneggiata dal terremoto del 2016 è in attesa dei lavori per consentirne la riapertura al culto.









