
La Chiesa di San Vincenzo Ferreri, situata in località Montenovo di Montelupone, è situata accanto alla Villa Bonci sulla sommità di una collinetta. Lucia Bonci di Cupramontana, vedova del conte Isidoro Viscardi, commissionò la costruzione dell’edificio in sostituzione di una più piccola chiesa sita all’inizio della strada dei Colli Montanari. La chiesa fu eretta senza architetto, e ne diresse la costruzione la stessa contessa Viscardi, assistita dal suo agente di campagna Benedetto Miliozzi che ne disegnò la facciata.
Elia Bonci ereditò la chiesa nel 1909, ideò e realizzò la decorazione interna, l’altare e i confessionali. I lavori iniziarono nel 1934 e richiesero all’incirca due anni, l’inaugurazione avvenne il 16 agosto del 1936.
“il professore affrescò da solo la chiesina ricoprendone interamente le pareti, l’abside, parte del soffitto a botte, il tutto ripartito con ingegnosa creatività in opportuni scomparti tematici, citando con originalità personaggi ed eventi storici del momento. Ed ecco l’opera della Creazione e della Redenzione alle quali fanno corona i quattro Evangelisti. Nella parete di fondo la Santa Vergine accompagnata da Santi e Angeli festanti. In evidenza le stazioni della Via Crucis racchiuse in cornici quadrilobate. La decorazione pittorica contribuisce ad armonizzare i vari soggetti. “Entrando nella piccola e graziosa chiesa – è stato scritto – si ci sente spinti non solo all’ammirazione per l’eccezionale lavoro, ma anche alla devozione, mentre l’occhio viene attratto dalla finezza dei colori, dagli effetti di luce e da quell’insieme di armonia che produce nell’animo pace e serenità” (N. Biondi). Anche le pareti interne della Villa sono state dipinte dal Bonci e offrono suggestivi panorami dei Sibillini e scorci della zona” (Goffredo Giachini, 31 ott. 2021 su “La Rucola”)
La mirabile decorazione interna manifesta l’apprezzamento per uno stile ricco di riferimenti eclettici alla stagione tardo-gotica, in sintonia con il gusto al quale Ludovico Seitz e Biagio Biagetti avevano improntato la decorazione delle cappelle absidali della Basilica di Loreto.
Da diversi anni lo stabile è inagibile



